1.000 gru
200.000 pieghe
1 progetto fotografico e personale iniziato e finito nel mentre, che ha seguito il mio ritmo di cambiamento e gli tsuru
almeno 100.000 lacrime (e credo sia una stima ampiamente per difetto)
1.000 "perchè le pieghi?"
1.000 "tu non sei a posto"
1.000 "ma ce la fai?"
1.000 "dai che ti manca poco"
1.000 sogni, progetti e speranze
1.000 x10 (almeno) foto scattate per altri lavori dalla prima all'ultima-per-ora gru (il che significa che non ho piegato gru solo perchè non avevo altro da fare!)
1.000 paure
1.000 rallentamenti
1.000 dubbi
1 certezza
1.000 passi in avanti
1.000 sorrisi miei e di altri
1.000 volte ho preso in mano un foglio quadrato per "farlo volare"
1.000 volte ho visto quel foglio trasformarsi in qualcosa di bello
1.000 volte ho pensato che io potevo trasformarmi in qualcosa di bello
1.000 volte ho pensato che se si vuole si può
1.000 volte ho pensato che un passo alla volta si arriva dove si vuole, ma che tutti i singoli passi vanno fatti per coprire l'intera distanza
1.000 volte.... forse sono poche, forse sono solo l'inizio, ma sono 1.000 che non è proprio come dire 1
1.000 " e poi?"
...e poi saranno altre 1.000 e forse di più , ma voleranno e non staranno più chiuse in una scatola!
Ormai ho scritto e riscritto il perchè e il come sono cambiate le cose (qui, qui e qui e un po' ovunque).
Di alcuni di questi tsuru ricordo il momento in cui li ho piegati, o con chi ero o dov'ero. Il più piccolo è stato fatto con la stagnola di un pacchetto di sigarette con intorno delle vere amiche che mi hanno portata via da dove non volevo più stare (se dico black mojito?), c'è un Italia-Spagna piegato in una pausa pranzo con una persona meravigliosa, almeno un centinaio piegati in una pasticceria che non solo è una seconda casa -non solo per me-, ma che è anche un luogo di incontri e di "passaggi", c'è l'ultimo-come-il-primo, ce ne sono molti con le ali gonfie perchè Martina li ha fatti volare tirandogli la coda. Tsuru fatti con carte regalatemi apposta, iniziati da altri e finiti da me o fatti con pezzi di carta, volantini trovati ovunque.
Tante le canzoni che hanno fatto da colonna sonora, ma una su tutte è "i mille tsuru".
In questa canzone ci sono le persone che ho amato, quelle che amo, i miei amici (potrei sostituire tutti i nomi con quelli reali)...e ci sono io.
La stavano aspettando a Parigi, negli anni cinquanta
Ma è nata trent'anni dopo e qui non c'entra
Simona ci insegna che tutto il futuro è un regalo di chi lo inventa
ALLORA PURE L'IMPOSSIBILE POSSIBILE DIVENTA
E' tanto bello Ivan che nessuno gli crede quando dice che ha male
Cosí trasmette a colori dal secondo canale
Daniela cresce ventenni al ventaglio. E poi li lascia volare
Amanda aspetta il suo ragazzo alla fine del temporale
AVREMMO TUTTI QUALCOSA DA INSEGUIRE AI PIEDI DELL' ARCOBALENO
Ha speso i due soldi che aveva in un affitto a Barcellona
Davide ha messo le ruote alla vita. Ma ci sogna ancora
Ed io che ho sperato di perdermi un giorno, soltanto, per farmi trovare
da chi si è dimesso dal bene che ha chiesto per sempre come fosse un favore
AVREMMO TUTTI QUALCOSA DA CONQUISTARE AI PIEDI DELL' ARCOBALENO Nell'odore del buio finiamo per stare così
A sperare che esista un riscatto lontano da qui
Si riprende i libri e le cose insieme
Cancellerò il suo nome
E una parte muore
Andrea non ne vuole sapere di chiudere gli occhi e di accendere il cuore
Stefania nasconde il suo sogno di fare l'attrice come fosse un errore
AVREMMO TUTTI QUALCOSA DA PERDONARE AI PIEDI DELL' ARCOBALENO
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